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Vagonate di Bizarro Fiction

Puttana da Guerra MellickSono sempre stato promotore della Bizarro Fiction, da quando Gamberetta e il Duca me la fecero conoscere intorno al 2010. All’epoca, era una roba abbastanza nuova per tutti. Ciò che mi piaceva tanto di questa corrente, oltre al divertimento di mischiare più idee assurde tra loro e vedere cosa ne veniva fuori, era la generale assenza di pretenziosità. La dimostrazione che si potevano scrivere racconti e romanzi geniali senza doversi atteggiare a intellettuali. Gibson, Sterling, Stanley Robinson, Crowley, VanderMeer, lo stesso Swanwick a volte: tutti bravi, per carità, ma quando vogliono sanno essere così pesanti. Per cui, ogni volta che volevo liberarmi di questa cappa e farmi una lettura piacevole e rapida, mi gettavo su qualche pezzo breve di Bizarro Fiction.
Nel corso degli anni ho cercato di dare il mio contributo nel far conoscere la Bizarro da noi. Ho dedicato articoli a Mykle Hansen, Kevin L. Donihe, Athena Villaverde, Patrick Wensink, Alan M. Clark, Jeff Burke, Cameron Pierce, oltre naturalmente a Carlton Mellick III. Ho cercato di essere imparziale, e ho bastonato quando necessario libri e autori.

L’ultima barriera che ancora poteva esistere alla diffusione della Bizarro Fiction in Italia – oltre alla normale diffidenza di chi non l’abbia mai letta – era quella linguistica. Traduzioni italiane non esistevano, salvo quella di Help! A Bear is Eating Me di Hansen – ma quello era un libro coi piedi più fuori che dentro dai confini della Bizarro. Fino a che il Duca non si è imbarcato nell’impresa.
Come avevo scritto nell’articolo dedicato a Caligo, lunedì scorso Vaporteppa ha pubblicato Puttana da Guerra, traduzione italiana della novella War Slut di Mellick. E questo è solo l’inizio, perché nel corso delle prossime settimane verranno pubblicati anche le traduzioni di altre due novellas, ossia The Morbidly Obese Ninja e The Haunted Vagina. A mio avviso si tratta di un’ottima scelta. Trattandosi di storie brevi, sono un investimento a basso rischio in termini di tempo – si leggono in un pomeriggio o anche meno – e di denaro. Inoltre, essendo tre storie di tre sottogeneri molto diversi tra loro (fantascienza assurda War Slut, horror-fantasy The Haunted Vagina, commedia stile anime The Morbidly Obese Ninja), ci sono ottime possibilità che almeno una incontri il vostro palato. Conosco più di una persona, ad esempio, a cui è piaciuto molto il Ninja ma non Vagina; ma vale anche il contrario.1
I tre libri sono accompagnati da una post fazione scritta da Gamberetta che definisce in parole povere cosa sia la Bizarro Fiction; questo saggio riprende ed espande l’articolo La bizzarra Starfish Girl apparso su Gamberi Fantasy nel 2011, ed è molto chiaro. Potete leggere la post-fazione anche qui su Vaporteppa.

Ninja obesi

Una squadra di ninja obesi.

Se le vendite di queste tre novellas di Mellick andassero bene, posso solo sperare che il Duca decida di portarne altre; e magari, in futuro, quando ci sarà l’aspettativa di un ritorno economico più ciccioso, anche opere più lunghe come i bellissimi Zombies and Shit e Warrior Wolf Women of the Wasteland. Un circolo virtuoso per cui più lettori italiani cominciano a comprare e leggere Bizarro, e questo fa sì che escano sempre più opere di Bizarro.
Dal canto mio, come ho già promesso nei mesi scorsi, ho intenzione di tornare a parlare dei libri di Mellick sul blog – considerato che il mio ultimo Consiglio su di lui risale a oltre un anno fa. Giusto poco fa mi sono messo a contare i libri suoi che ho letto nel corso di questi tre-quattro anni, e sono arrivato a quota 27. Ventisette: sticazzi. Considerando che ad oggi ne ha pubblicati 45, ne ho letti oltre la metà. Mica male. Entro un mese da adesso, spero di riuscire a pubblicare un mega-articolo di riepilogo che elenchi tutti quelli che a mio avviso sono le sue opere migliori, nella speranza di orientare le decisioni dei lettori curiosi, e magari anche quelle editoriali del Duca. Nei prossimi mesi, inoltre, arriverà un nuovo Consiglio su di lui – anche se sono ancora indeciso; ci sono diversi candidati validi.

Non dimentichiamoci però che ci sono anche altri autori validi nel vasto mare della Bizarro! E’ un po’ di tempo che non leggo scrittori di Bizarro al di fuori di Mellick, ma ora mi piacerebbe rimediare; e ho già adocchiato alcuni titoli interessanti.
Ecco una rapida carrellata: sono curioso di sentire anche le vostre opinioni in merito.

Japan Conquers the Galaxy
Japan Conquers the GalaxyAutore: Kirsten Alene
Anno: 2013
Pagine: 118
Editore: Eraserhead Press

In un Giappone del futuro che sembra diventare sempre più simile a un’anime demente alla Excel Saga, uno scienziato pazzo si prepara a lanciare la nazione nello spazio e alla conquista della galassia. Riuscirà Alexander Peliman, uomo d’affari ammerigano, a fermarlo? Questa, in breve, sembra essere la trama della demenziale novella di Kirsten Alene.

Pro:
– Sembra divertente.
– E’ breve, denso e costa poco (solo 2,69 Euro al momento in cui scrivo), quindi si tratta di un investimento poco rischioso.
– E’ raccomandato da Mellick himself.

Contro:
– A leggere la sinossi, ho già l’impressione di sapere come sarà e cosa succederà nel romanzo. Non mi aspetto grosse sorprese.
– Mellick ha raccomandato anche romanzi di Kevin Donihe e Cameron Pierce che si sono rivelati assai brutti.

Black Hole Blues
Black Hole BluesAutore: Patrick Wensink
Anno: 2012
Pagine: 197
Editore: Lazy Fascist Press

Due fratelli: Claude, musicista country caduto in depressione perché non riesce a finire una canzone d’amore dedicata a tutte le donne del mondo; Lloyd, un fisico geniale che ha accidentalmente creato un buco nero che fagociterà la Terra. Questi i protagonisti dell’assurdo romanzo di Wensink.
Wensink sembra un po’ l’intruso nel club della Bizarro Fiction; il suo stile e le sue storie sono più vicini alle commedie tragicomiche di Kurt Vonnegut (e la trama dei due fratelli Caruthers infatti mi ricorda molto il bel Cat’s Cradle). Ma l’accostamento a Vonnegut è un complimento, e ho adorato alla follia il suo Broken Piano for President. Black Hole Blues è stato pubblicato prima di Broken Piano (su richiesta di Cameron Pierce, il suo editore), ma è stato scritto dopo. Sono estremamente curioso di provarlo.

Pro:
– La prosa di Wensink è super sopra le righe, ma la adoro.
– Da un libro di Wensink mi aspetto di più di qualche idea bizzarra e di sganasciarmi dal ridere.

Contro:
– I suoi libri non sono proprio ‘Bizarro Fiction’.
– Costa il doppio del libro della Alene!

I, Slutbot
I, SlutbotAutore: Mykle Hansen
Anno: 2014
Pagine: 294
Editore: Lazy Fascist Press

Ecco: a essere onesti, questo non ho capito neanche di cosa parla. Qualcosa a che fare con una pornostar androide che diventa una divinità. Forse. Ma il titolo è delizioso, e l’autore è quel Mykle Hansen che ho imparato ad amare con Help! A Bear is Eating Me e la raccolta Rampaging Fuckers on the Crazy Shitting Planet of the Vomit Atmosphere. Questo è il primo vero e proprio romanzo che scrive da anni – Hooray for Death, uscito nel 2011, è una raccolta di racconti – quindi sono molto curioso di provarlo.

Pro:
– Mykle Hansen è uno degli scrittori più bravi a far ridere sulla faccia della Terra. Mi sento fiducioso.
– Il titolo è troppo bello!

Contro:
– …davvero, non ho capito di cosa parla.
– Con le sue quasi 300 pagine, comincia a essere un romanzo parecchio impegnativo.

Questo è quanto, per ciò che concerne la Bizarro Fiction.
Nelle prossime settimane, invece, parleremo d’altro. Posso solo anticiparvi che l’argomento sarà la Luna.


(1) A me sono piaciute tutte e tre. Ma la mia preferita tra queste è Vagina.Torna su