Ed eccoci qui.
Nonostante avessi detto che avrei continuato a postare una volta ogni tanto, il mese di Aprile è stata una tabula rasa per Tapirullanza. Potrei dire mea culpa, ma in realtà la colpa non è mia; è del destino.
Durante Aprile, il tempo semplicemente non c’è stato. Non c’è stato per scrivere nuovi articoli (o ultimare quelli già scritti a metà), e non c’è stato per monitorare l’attività del blog. La mia attività su Internet in queste tre settimane abbondanti si è limitata a sporadiche attività a stress-zero tipo spernacchiare John Carter da Zwei o sproloquiare di gdr e sistemi magici dal Duchino. E quel paio di articoli che avevo già praticamente pronti, ho preferito tenermeli per un momento in cui avrei avuto modo di rispondere e seguire le visite.
Cosa che succederà a partire da questa settimana. Infatti comincia Maggio, e Maggio è un mese molto bello. In primo luogo, perché c’è il Primo Maggio. Poi perché fa caldo. Poi perché Gamberetta si è rifatta viva e ha promesso un altro post per i prossimi giorni. E poi perché è fantasy.
Sono contento anche per un altro motivo: nonostante il pressoché abbandono del blog da parte mia per tutto il mese, le visite si sono mantenute quasi sempre sopra le 200 giornaliere (con qualche picco prossimo alle 300). Segno che Tapirullanza un minimo di peso (sia tra gli affezionati che sui motori di ricerca) l’ha acquistato. Con l’ondata dei nuovi post, conto che le visite tornino alle ragguardevoli altezze di 300-500 al giorno di Marzo.
E, già che siamo in argomento, due parole sul futuro del blog. Nei prossimi Consigli, torneranno vecchie conoscenze – come Dick e Swanwick – assieme a diverse new entries, da Stanley Robinson a VanderMeer. E poi naturalmente continuerò a scrivere Bonus Tracks – su libri recenti, libri più old (anche qualche Ottocentesco), saggistica e magari anche qualche mainstream particolarmente curioso – e pure la famosa classifica personale chiestami da Giovanni. Insomma, si continua così come eravate abituati.
Ma, dicevo, il Primo Maggio.
Nonostante le cosacce che si ostina a dirmi Dago, non sono mai stato un tipo da manifestazione. Il Primo Maggio è praticamente l’unica ricorrenza che sia riuscita a trascinarmi per strada, a sorreggere cartelli con incomprensibili scritte in polacco o in ungherese o in curdo (mi hanno assicurato fosse qualcosa tipo ‘Lavoratori di tutto il mondo unitevi!’. Spero solo non ci fosse scritto ‘Scemo chi legge’). Quest’anno purtroppo non potrò essere con gli altri a sfilare, ma voglio essere con loro almeno in ispirito.
Questo pensierino lo dedico a Dago e al suo crescente amore per la causa proletaria mondiale.
Inizialmente pensavo di stare sul classico, tipo l’Internazionale; ma poi ho pensato: 2 old!!!, e quindi me ne sono uscito con un pezzo praticamente altrettanto old ma chissene.
Cantate con me:
Oh, la mia cassetta è piena piena
di chintz e broccati.
Abbi compassione, dolcezza,
delle mie spalle valenti.
Uscirò, uscirò fra l’alta segale,
e lì aspetterò fino a notte.
Appena scorgerò la ragazza dagli occhi neri
le esporrò tutti i miei beni.
Ho pagato anche prezzi non modici,
non essere avara, non mercanteggiare,
posa qui le tue labbra vermiglie,
siedi più vicino al tuo amato.
Qui è già scesa una notte nebbiosa,
un giovane audace aspetta.
Ascolta, arriva!, viene l’amata,
il mercante sta vendendo i suoi beni.
Katja contratta con cautela,
timorosa di pagare troppo.
Il ragazzo bacia la ragazza
chiedendole di alzare il prezzo.
Sa soltanto la notte profonda
in che modo si sono accordati.
Risollevati, alta segale,
e mantieni sacro il segreto.
Cosa c’entra? Be’, perché il komunismo è internazionale.
Come il Tetris. Circa.
LINE PIECE!!!