Gli Dei di Mosca, traduzione italiana di Dancing with Bears di Michael Swanwick, è uscito ieri per la collana Vaporteppa del Duchino. Potete leggere la notizia sul sito di Vaporteppa.
L’e-book si può acquistare su Ultima Books (in ePub o mobi, il formato proprietario del kindle), su Amazon (solo mobi) e sulle altre librerie online collegate a Stealth. Il costo è di 4,99 Euro: un prezzo assolutamente abbordabile, considerando che l’e-book di un romanzo come Zombies and Shit di Mellick in lingua originale – più corto di un cinquanta pagine buone, e senza i costi di traduzione sul groppone – viene messo su Amazon a 5,95 Euro, un Euro in più. Personalmente, credo che aspetterò la versione cartacea che uscirà tra un paio di settimane: avendo già letto il romanzo in lingua originale, la cosa che mi interessa di più è – narcisisticamente – poter esporre Gli Dei di Mosca nella mia polverosa libreria.
Ho già scritto nel precedente articolo di come trovi questa de Gli Dei di Mosca una scelta azzeccata per inaugurare la narrativa di Vaporteppa. Ecco il commento il Duchino in proposito:
Scegliere un romanzo di Swanwick ha significato sottoporsi a costi molto maggiori rispetto a un romanzo italiano. Non lo abbiamo fatto perché speriamo di guadagnare “di più” (anche se evitare di andare in passivo non ci farebbe schifo), ma perché questo titolo rappresenta bene quel tono un po’ cialtrone e quelle ambientazioni vagamente ottocentesche che vorrei vedere nelle future opere di Vaporteppa.
In più Swanwick è un autore, come ricordato pochi giorni fa anche sul blog di Urania (che ringrazio per aver messo in eBook Ossa della Terra), che NON ha la giusta diffusione e il giusto riconoscimento in Italia. Solo alcuni dei suoi romanzi sono stati tradotti e questo, il meno fantastico/fantascientifico, non lasciava presagire speranze di apparire dopo quasi tre anni dalla pubblicazione originale… o lo portavamo noi o chissà quando sarebbe apparso!
Insomma, il Duca ha fatto ciò che avevo sempre chiesto e desiderato da quando esiste Tapirullanza: che gli editori italiani la smettessero di importare solo (o quasi) merda e aprissero gli occhi anche a quei tanti piccoli capolavori o romanzi curiosi – benché di nicchia – che facevano capolino nel mare di melma della narrativa. Oggi è successo. Capite quindi che è anche nel mio interesse che Vaporteppa viva e prosperi negli anni a venire: perché altri e altri bei romanzi ancora vengano portati in Italia o nascano, ancora meglio, in italiano.
La sorpresa più grande, però, doveva ancora arrivare. Come sapete seguo regolarmente Flogging Babel, il blog di Michael Swanwick. E cosa mi spunta fuori sul feed ieri sera, se non proprio questo breve articolo dell’illustrissimo che commenta la copertina del romanzo?
This is, I believe, the best version of Surplus to date. Check out that expression! His marks don’t normally get to see this aspect of him. And this is the first attempt to capture the likeness of Aubrey Darger I’ve ever seen. Artist Manuel Preitano captures, I believe, the quintessential Britishness of him.
Quale soddisfazione migliore ci potrebbe essere delle lodi personali dell’autore?
OK, time to move on: Gli Dei di Mosca è uscito. Ora posso solo sperare che il catalogo si arricchisca nelle settimane e mesi a venire con nuovi titoli, magari anche di inediti italiani.
Nel frattempo, come combattere la noia? Che domande. Con il Goat Simulator!
Trailer ufficiale di Goat Simulator.
Sono abbastanza diviso su questo e-book. Il libro, per come ne parlavi, sembra interessante il giusto. Inoltre, l’iniziativa di importare buona narrativa (e soprattutto renderla fruibile) nel nostro paese per certo è più che commendevole.
D’altronde il personaggione e regista dell’operazione non mi ha mai ispirato soverchia simpatia, e il titolo in ogni caso non mi attira così tanto da farmi passare sopra al fatto che i 5 eurelli del prezzo (notare: 5 euro ! @.@) vadano (almeno in parte) a lui (intendiamoci: se il libro fosse stato Dies The Fire di Stirling, o Imaro di Charles Saunders, non mi sarei nemmeno posto il dubbio e sarei già con la postepay in mano 😛 ).
P.S. (e andando un attimo O.T.) Stirling lo hai iniziato? o.0′ ?
Beh, io l’ho comprato, ecco.
Avevo letto i racconti in The Dog Said Bow-Wow, ma non ero riuscita a leggere Dancing with Bears per una serie di coincidenze (Tapiro ha detto: te lo passo! E poi non me l’ha passato -.-), quindi sono felice.
Poi, è tantissimo che non leggo in italiano! ^O^
@Anacroma:
Si compra il libro, non l’editore.
Inoltre nei 5 Euro che costa Gli Dei di Mosca devi mettere da conto il costo fisso della traduzione dall’inglese, dei quali Vaporteppa dovrà rientrare per guadagnare qualcosa. A un editore un libro tradotto dall’inglese costa più che un inedito italiano, quindi non puoi comparare il costo del romanzo di Swanwick con (ad esempio) l’e-book di un autopubblicato tipo Girola.
Il Duca stesso, tra l’altro, mi ha ricordato che Mondadori farà presto uscire il kindle di Nihal nella Terra del Vento in traduzione inglese a 7,20 Euro. Un prezzo, quindi, superiore a quello de Gli Dei di Mosca di oltre 2 Euro.
In verità, no.
Il Duca non ispira questa grande simpatia neanche a me, ma questo esattamente cosa c’entra con la bontà di una realtà come Vaporteppa?
l’ho comperato (versione epub su kobobooks perché ho passato il mio vecchio Sony PRS-T2 a mia moglie e sono passato a un Kobo Aura HD, e volevo lasciare un segno di esistenza) e prima o poi lo leggerò (al momento è in coda a molte altre letture che mi ispirano di più). Apprezzo l’iniziativa di Tombolini, cui faccio tanti auguri, ma Swanwick non è proprio il mio autore preferito e l’ho visto spesso incapace di controllare l’eccesso di fantasia. Inoltre non credo che lo steampunck, in quanto tale, possa dare continuità di qualità ad una collana se non per un periodo ben limitato. Posso sicuramente sbagliarmi, ma anche cercando di rimanere un’iniziativa “di nicchia”, credo abbia un respiro decisamente troppo corto. In ogni caso vedremo… 🙂
Su questo punto ti rispondo subito, anche per evitare che altri possano aver frainteso.
Vaporteppa non è una collana steampunk. L’estetica steampunk e un po’ risorgimentale è uno dei suoi punti di riferimento, ma il Duca ha scritto espressamente Vaporteppa si pubblica narrativa fantastica di ogni tipo, purché interessante e ben scritta. Prova ne è che lo stesso Dancing with Bears di Swanwick non si può definire, a rigore, steampunk.
Quindi no, il respiro della collana non è troppo corto. Ma per sincerarcene, aspettiamo le prossime uscite ^-^
Dancing with Bears è Steampunk quanto io sono fisico nucleare. Weird, se proprio vogliamo appiccicargli un’etichetta. Per inciso, il libro l’ho preso (da Ultimabooks), letto, e molto gradito. Erano mesi che non leggevo in italiano, non sono rimasto deluso.