Autore: Carlton Mellick III
Titolo italiano: –
Genere: Fantasy / Bizarro Fiction
Tipo: Novella
Anno: 2006
Nazione: USA
Lingua: Inglese
Pagine: 104
Difficoltà in inglese: *
–
Autore: Carlton Mellick III
Titolo italiano: –
Genere: Fantasy / Horror / Bizarro Fiction
Tipo: Racconto
Anno: 2004
Nazione: USA
Lingua: Inglese
Pagine: 40 ca. 1
Difficoltà in inglese: *
–
Steve ha un problema. Ama alla follia Stacy, la sua sexy ragazza dai lineamenti asiatici, ma da quando ha scoperto che di notte dalla sua vagina escono sussurri e altri suoni inquietanti, non riesce più a fare sesso con lei. Stacy dice che la sua vagina è abitata da un fantasma, e che è sempre stato così, ma questo non lo tranquillizza. La situazione peggiora quando cose ben più strane cominciano a uscire dalla sua vagina, e nel momento peggiore! Steve sarà costretto a entrarle personalmente nella patata infestata per scoprire cosa diavolo sta succedendo, e proteggere così la sua Stacy. Questa è la trama di The Haunted Vagina.
The Baby Jesus Butt Plug invece è ambientato in un mondo in cui va di moda prendere dei neonati creati artificialmente con le sembianze di personaggi famosi per infilarseli nel culo durante i rapporti sessuali (non chiedetemi come facciano a farceli stare). Da un anno Mary rompe l’anima al marito Joe perché vuole un Baby-Gesù. Quando finalmente l’occasione si presenta, Joe non riesce a dire di no; ma la vecchia proprietaria li mette in guardia: se maltratterete il Baby-Gesù e ve lo metterete nel culo, Dio vi punirà, perché a Dio non piace che ci si metta suo figlio nel culo…
Eccezionalmente per questa settimana, come vedete, due libri consigliati invece di uno. Due sono anche le ragioni.
Prima di tutto perché sono talmente brevi che, messi insieme, The Haunted Vagina e The Baby Jesus Butt Plug possono essere letti in una giornata.
In secondo luogo perché è difficile farsi un’idea del tutto chiara di Mellick o della Bizarro Fiction leggendo un solo libro dei suoi; mentre questi due, insieme, coprono uno specchio del Bizarro abbastanza ampio.
Mellick è fiko e voglio convincervene.

Mello ha appena letto di cosa parla The Baby Jesus Butt Plug.
Uno sguardo approfondito
Una delle ragioni per cui è così piacevole leggere i libri di Mellick è che scrive bene. La sua prosa acchiappa. Il suo segreto? La capacità di rimanere sempre sul pezzo. Mellick non divaga mai. Deve parlarti di Stacy e del fatto che la sua vagina è infestata? Di quello ti parla; ti parlerà di come ha conosciuto Stacy e di cosa lo ha fatto innamorare di lei, o ti parlerà delle sue prime esperienze col fantasma che le vive dentro; non parlerà, invece, del colore del cielo fuori dalla finestra mentre Steve e Stacy fanno sesso, o di come è ammobiliato il soggiorno.
Basta leggere l’incipit di The Haunted Vagina: “Ho avuto paura di fare sesso con Stacy sin da quando ho scoperto che la sua vagina era infestata”. Prima riga, e bam! sappiamo già di cosa si sta parlando, qual’è il centro del racconto. Questa sensazione di velocità è poi amplificata dal fatto che entrambi i libri siano divisi in tanti capitoli brevissimi, di una o poche pagine 2.
Mellick è anche un bravo mostratore. Quando Steve deve entrare nella vagina di Stacy, sentiamo col protagonista il bagnatume delle pareti vaginali, il calore, la pressione della carne contro la pelle, il senso di soffocamento, la difficoltà di andare avanti, gli occhi irritati, i gemiti della ragazza mentre ci spingiamo avanti… Quando nella sinossi del libro ho letto che la vagina in questione era una porta per un’altra dimensione, pensavo a un “tranquillo” ingresso in una qualche specie di portale magico; invece no, il lettore sente assieme con Steve la fatica di ogni centimetro di avanzata. Le descrizioni di Mellick sono materiche, dinamiche, colpiscono tutti i sensi e avvolgono.
Certo, anche lui si lascia andare a dei momenti di raccontato più sbrigativo, per esempio quando, verso l’inizio di Vagina, descrive Stacy, le sue abitudini, i suoi gusti. Ma ce ne si accorge appena, non dà alcun disturbo o quasi, perché dopo poche righe succede qualche cosa d’altro.

Il viaggio di Steve comincia…
Un altro motivo di piacere nel leggere Mellick è il calore della voce narrante. Entrambi i racconti sono narrati in prima persona dal protagonista maschile. La voce narrante di Vagina si lascia spesso andare a pensieri amorosi per Stacy, a pensare motivi per cui la ama, o cose di lei che invece con suo rammarico non sopporta, ed è così delizioso! Tutti gli avvenimenti del racconto sono filtrati attraverso il rapporto amoroso-conflittuale che Steve ha con Stacy, e questo dà un colore particolare a tutta la storia.
In Baby Jesus è invece la sottomissione alla moglie capricciosa e il terrore per il Baby-Gesù che filtrano da ogni gesto od osservazione della voce narrante. Anche qui, bastano pochi tratti – la balbuzie, l’apatia, l’incapacità di replicare al suo capo passivo-aggressivo – e il colore generale della narrazione per dare un ritratto completo del protagonista e della sua situazione familiare. E inevitabilmente scatta l’empatia.
Tutta questa competenza tecnica si mette al servizio del bizzarro. Perché, alla fine, è questo il succo della Bizarro Fiction: sapere cosa si prova a entrare con tutto il proprio corpo dentro la vagina della propria ragazza, o ad avere in casa un neonato demoniaco che si trasforma sotto i nostri occhi. Esperienze che difficilmente potremo fare di persona.
In questo, Baby Jesus si spinge molto più in là di Vagina. Nel suo primo articolo sulla Bizarro, Gamberetta definiva Vagina come un “approccio dolce al Bizarro”: questo perché nella novella le stramberie sono circoscritte. La vagina di Stacy è infestata, ma il mondo esterno è normale. Il sovrannaturale irrompe nella quotidianità.
In Baby Jesus, invece, ci troviamo in un futuro molto alieno rispetto al nostro mondo. In Baby Jesus ci imbattiamo in una stranezza nuova ogni poche pagine, che siano neonati usati come dildo, bambini vecchi due secoli o la possibilità di farsi stampare dei cloni in copisteria – il tutto, filtrato da un punto di vista già perfettamente ambientato con queste stranezze. E’ un racconto molto strano. Tra l’altro, è la dimostrazione che non c’è bisogno di lunghi infodump per ambientare il lettore in un mondo alieno: se voglio che il lettore sappia che ci si può clonare in una copisteria, basta che mostri una scena in cui, come se nulla fosse, il protagonista si clona!
Te lo infileresti nel deretano, TU? Faresti piangere Nostro Signore?
Il gusto di Mellick per il bizzarro lo fa talvolta indulgere nelle stranezze gratuite, e questo potrebbe infastidire qualcuno. Certo: Mellick è bravo nei colpi di scena, ed è anche anche bravo a mettere insieme gli elementi fantastici in un quadro coerente. Ma non gli riesce sempre, e non sempre bene. Una giustificazione dell’aspetto “mangoso” della fantasmina di Vagina c’è, ma è stiracchiata; si capisce che a Mellick attizzava l’idea di darle un aspetto da anime a prescindere dal contesto.
Da questo punto di vista anche la struttura di Baby-Jesus non è perfetta: la parte centrale del racconto è una lunga digressione che, per quanto immaginifica e molto divertente da leggere, non manda avanti in alcun modo la trama principale. Soffrirei a vederla espunta, ma forse Mellick avrebbe dovuto pensare a incastrarla meglio con il plot principale; oppure, avrebbe potuto toglierla e svilupparla in un racconto autonomo. Comunque Baby-Jesus rimane un ottimo racconto, fantasioso e ansiogeno: mi ha ricordato contemporaneamente La metamorfosi e Il processo di Kafka, e se non è un complimento questo!
E non c’è solo il bizzarro. The Haunted Vagina, alla fine, è una storia d’amore; una delle storie d’amore più strane che abbia mai letto, ma, devo dire, anche una delle più sincere, e delle più coinvolgenti. Anche in Baby Jesus al centro c’è una storia d’amore (anche se “amore” non è probabilmente la parola più corretta), morbosa e autodistruttiva. In quest’ultimo, poi, c’è spazio anche per una vena di divertita critica sociale che mi ha ricordato Ubik.
La maggior parte dei libri di Mellick – e questi in particolare – partono da idee esili, da premesse cretine, e ne traggono storie geniali e imprevedibili. E ho mancato di dire che sono anche molto divertenti?
Il mio consiglio: prima di dire che la Bizarro Fiction non vi interessa, provate a leggere almeno uno di questi libretti. Mal che vada, avrete buttato mezza giornata.

Carlton Mellick sfoggia la sua posa da autore impegnato. Non gli volete già un po’ più bene?
Dove si trova?
Nessun’opera di Mellick, ad oggi, è stata tradotta in italiano, né penso che lo sarà a breve. Entrambi i libri si trovano invece, in lingua originale, su library.nu. The Baby Jesus Butt Plug non lo troverete singolo; dovete scaricare la raccolta The Bizarro Starter Kit Orange, dove partecipa come unico racconto di Mellick.
Tranquilli: l’inglese di Mellick è facile, quasi da YA; di sicuro, molto più facile della maggior parte degli autori che segnalo. E fate questo sforzo!
Su Mellick
Ho letto svariati libri di Mellick. Come dice Gamberetta, non sempre la sua ispirazione è al massimo, e alcuni sono piuttosto mediocri; perciò ne consiglierò solo altri quattro, due romanzi brevi e due novellas. A parte Satan Burger sono tutti libri che si leggono in una giornata, quindi vi consiglio di provarli.
Satan Burger è il romanzo d’esordio di Mellick, e anche il meno riuscito tra quelli che ho letto. E’ pieno di bizzarrie fantasiose, ma il bizzarro tende a rimanere sullo sfondo; al centro dell’attenzione dell’autore, sfilate di giovani punk borderline che trascinano le loro esistenze. Curiosamente, assomiglia per molti versi più ai romanzi sui giovani debosciati – come On the Road di Kerouac o magari Trainspotting – che non al resto della produzione di Mellick o anche solo alla letteratura fantastica.
Apeshit comincia come il tipico horror movie di serie b, con una comitiva di sei fikissimi studenti liceali che vanno a trascorrere in una casetta nei boschi un tranquillo week-end di paura. Ricorda il cinema trash auto-parodico di Rodriguez, ma più si va avanti nel romanzo e più la storia diventa grottesca e gore; fino a una serie di colpi di scena conclusivi che ribaltano il tavolo. Uno dei miei preferiti.
War Slut è una novella ambientata in un futuro in cui tutti gli abitanti del mondo sono reclutati nell’esercito in una guerra contro i renitenti alla leva. Un pugno di soldati si trova isolato nell’Artico senza una missione né ordini, mentre gli ufficiali sembrano entrati in uno stato catatonico: al protagonista, il compito di uscire dallo stallo. Il bizzarro qui sta più nell’assurdità della situazione di partenza che nelle cose che succedono. Lo sviluppo della vicenda iniziale non mi ha esaltato troppo, ma il libro è comunque carino, e breve come The Haunted Vagina.
The Morbidly Obese Ninja è una novella scritta come se fosse la puntata di uno shonen alla Naruto. In un mondo in cui le grandi corporazioni assoldano ninja per custodire i propri prodotti e rubare quelli altrui, Basu, un ninja di 450 chili, deve proteggere un bambino-salvadanaio dalle grinfie di un’azienda avversaria. Premessa, ambientazione e idee sono geniali; peccato per lo sviluppo e la conclusione convenzionali, da film d’azione.
Chi devo ringraziare?
Il ringraziamento qui va tutto al Duca e soprattutto a Gamberetta, che nell’ultimo anno ha rotto l’anima a tutti i lettori dei Gamberi Fantasy dicendo di leggere Mellick. Le dò ragione a piene mani 😀
In particolare, date un’occhiata a questo articolo del Duca (in particolare i commenti #21 e #24, dove il Duca e Gamberetta commentano alcuni dei libri di Mellick) e a questo articolo di Gamberetta (che linko sempre).
Gamberetta ha anche promesso un lungo articolo in cui metterà insieme diversi libri di Bizarro Fiction; non vedo l’ora^^
Qualche estratto
Com’è logico che sia, ho scelto un estratto per ognuno dei libri. Di The Haunted Vagina ho scelto la scena in cui il protagonista entra nella patata della sua lei; di The Baby Jesus Butt Plug, naturalmente, ho scelto un estratto che mostri l’ebbrezza di utilizzare un Baby-Gesù come dildo.
1.
Holy crap . . . This is really happening. I’m really going all the way inside of her . . .
My face pressed against wet flesh. My eyes closed. I can breathe, but just barely. My face is hot with my breath. Stacy screams out and plops onto her back again, masturbating furiously against my lower spine. I position my head face-forward and try to open my eyes but the vaginal juices burn them. I can hear Stacy’s muffled whines on the other side of the flesh. I can feel her grabbing her breasts against the back of my shoulders, I can feel her holding me inside of her belly as a way to comfort me one last time before my voyage.
I push off with my feet. It seems looser the farther in I get. After a few inches, I feel Stacy’s hands grab my ass and shove me from behind. I straighten out as my buttocks go through, now lying inside of her. She grabs my legs and jostles them in. I squirm forward. The next thing I know, her lips close up around my wriggling toes.
It dawns on me. I’m all the way inside of her. I’m like a human penis.
That thought actually gives me an erection.
2.
Once we got home, we immediately took turns inserting the baby jesus into each other’s rectums. And then we fucked on the top shelf in our bedroom closet, Mary’s back grinding into all the dusty boxes of clothes and cobwebs, my butt cheeks smacking against the ceiling. And with each thrashing movement, I felt the unbelievably refreshing pain of the butt plug/son of God as it squeezed against the interior walls of my defecation hole. And as I came, I thought about robots made out of wood and soil traveling across the garbage landscape of central Wyoming.
[…] When we removed the baby jesus from my butt hole, he was covered in blood. At first, I thought it was my own blood because it was streaming down my legs for several minutes after he was removed. But then we noticed something different about its appearance.
Looking closely, we noticed the baby jesus was nailed to a tiny cross.
“What is this?” Mary cried.
“A crucifix,” I said. “He must have crucified himself while in my butthole.”
“Ohhh, how cute!” Mary said. “His first crucifying!”
Tabella riassuntiva
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
|
![]() |
(1) Se leggete la scheda su Amazon, vedrete che anche The Baby Jesus Butt Plug risulta essere lungo 104 pagine. Ma mi sono rifiutato di scriverlo, talmente quella cifra sarebbe ingannevole.
Probabilmente dev’essere stato stampato in 16 o 18 px, altrimenti non si spiegherebbe la discrepanza. Trasformato in ePub per il mio e-reader, The Baby Jesus Butt Plug è risultato grande 39 pagine; laddove il numero di pagine della mia versione di The Haunted Vagina è risultato quasi uguale al numero dichiarato su Amazon (qualcuna di meno perché ovviamente nella conversione elimino tutte le inutili pagine pubblicitarie).Torna su
(2) Tutti i libri di Mellick che ho letto finora, eccetto Satan Burger, utilizzano questo sistema. In Apeshit e in The Morbidly Obese Ninja i capitoli sono pochi e lunghi; ma in compenso, sono frazionati in tanti brevi paragrafi che fanno le veci dei capitoli degli altri libri.Torna su